La fascinazione per il corpo umano, questa macchina meravigliosa, ha guidato ogni mio passo, mostrandomi la via di quella che sarebbe stata la ricerca di una conoscenza, che sento di aver solo iniziato ad esplorare.
Sin da bambino ho praticato diverse discipline, dalle arti marziali agli sport di squadra, come agonista e come amatore, fino ad incontrare la danza, cosa che avrebbe cambiato la mia vita.
All’inizio non è stato facile, nessuno mi chiedeva di essere il più forte o il più veloce, dovevo sentire il mio corpo, ascoltarlo, favorirlo… Dovevo renderlo lo strumento espressivo di un’arte.
In seguito a questo cammino mi sono trasferito a Londra con una borsa di studio e nella ricerca del senso intimo e profondo del movimento un giorno mi sono chiesto: “Come ho fatto a fare a meno di tutto questo fino ad ora?”.
Solo molto tempo dopo ho capito che ciò, non era prerogativa di un corpo danzante, ma la preziosa risorsa che ogni essere umano ha di abitare lo spazio ed il tempo. E’ questo il mio primo pensiero quando seguo una persona, che si tratti di un trattamento osteopatico o di esercizio fisico… Cerco di trasmettere la bellezza ed il fascino di quella armonia.
Francamente non conosco niente di più bello che aiutare qualcuno a scoprire qualcosa che tu per primo hai tanto cercato.
Difficile parlare di sé… Mi presento certamente, sono un Osteopata ed un Personal Trainer, ma primariamente preferisco definirmi un ricercatore del movimento.
L’esplorazione attenta del corpo umano e delle sue infinite potenzialità mi ha accompagnato lungo un appassionante cammino di studi, che se pur mai giungerà ad una fine, oggi culmina e punta in alto con la fondazione del Lamar Project.
L’idea nasce infatti dall’intenzione di diffondere una vera e propria cultura del movimento, una cultura orale, che dai singoli individui possa espandersi fino ad ottenere una ampia dimensione sociale.